di Martyn Cornell

Di recente ho avuto un diverbio con un ciarlatano su Quora che divulgava il mito secondo cui i contadini medievali non bevevano mai acqua, ma solo birra. Dopo essersi scontrato duramente con le statistiche reali che gli ho presentato, stranamente non è più tornato. Peccato, davvero, avrei apprezzato almeno delle scuse.

L’argomento usato più comunemente per sfatare il Grande Mito dell’Acqua nel Medievo è che, in realtà, le fonti d’acqua di quel periodo erano in genere perfettamente sicure da bere, come affermano numerose testimonianze dell’epoca. Ma c’è una prova molto più convincente per dimostrare che l’idea che i contadini bevessero sempre e solo birra è una totale assurdità: il fatto inconfutabile che l’Inghilterra semplicemente non poteva coltivare abbastanza cereali affinché ciò fosse anche solo lontanamente possibile.

I dati suggeriscono, infatti, che l’effettivo consumo medio settimanale di birra da parte di un contadino inglese nella prima metà del XIV secolo fosse meno della metà della dose massima di alcol raccomandata dal governo britannico per i contadini inglesi nella prima metà del XXI secolo. L’abitante medio del tipico villaggio medievale di 700 anni fa probabilmente beveva meno di te, caro lettore.

Naturalmente, nonostante i molteplici tentativi di distruggere il mito, questo è ancora diffuso, divulgato da persone che dovrebbero essere informate, come lo storico britannico Ian Mortimer, che nel 2011 ha scritto nel best-seller The Time Traveller’s Guide to Medieval England: “Poiché la maggior parte dei contadini benestanti ha un’avversione per l’acqua potabile, che potrebbe introdurre nei loro corpi sporcizia e malattie, essi bevono esclusivamente birra. Solo il lavoratore autonomo e la vedova, che vivono da soli nelle loro casette di una sola stanza, bevono acqua”. Mortimer sosteneva inoltre che, poiché i contadini bevevano continuamente, “la birra non può essere troppo forte, altrimenti il giudizio dell’agricoltore vacillerebbe, bevendola tutto il giorno, tutti i giorni”.

A cui l’unica risposta sensata è: Ian, ti stai inventando tutto. Hai ipotizzato che l’acqua fosse imbevibile e che quindi tutti bevessero sempre birra, concludendo che, quindi, la birra dovesse essere leggera. Ma non hai alcuna prova di questo. Non ti sei preoccupato di cercare le prove, perché se lo avessi fatto, avresti scoperto che i fatti contraddicono totalmente le tue affermazioni.

Recentemente, gli storici hanno analizzato i conti dei manieri, i registri dei monasteri e delle abbazie e documenti simili, e si sono fatti un’idea abbastanza precisa di quanti cereali venissero prodotti in Inghilterra nel XIV secolo, di quanto di quei cereali venisse trasformato in birra e di quanta birra potesse essere prodotta con quei cereali. Le cifre che presento qui sono tratte da English Agricultural Output 1250-1450: Some Preliminary Estimates, di Stephen Broadberry, Bruce Campbell e Bas van Leeuwen (2008), e Ale Production and Consumption in Late Medieval England, c.1250-1530: Evidence from manorial estates, di Philip Slavin (2012). Vediamo cosa hanno da dire.

Nel 1300 la popolazione inglese era di circa 4,25 milioni di abitanti. Se escludiamo quelli troppo giovani per bere birra, ciò equivale a circa 3,5 milioni di adulti. L’apporto di liquidi consigliato era di 3,5 litri al giorno. Quindi, se avessero bevuto solo birra, quegli adulti avrebbero avuto bisogno, come minimo, di poco meno di 560 milioni di galloni di birra all’anno. Oltretutto, all’epoca si passava gran parte del tempo a fare lavori pesanti sotto il sole cocente e il fabbisogno di liquidi, quindi, avrebbe potuto raggiungere le dieci pinte al giorno.

Secondo Slavin, nel Medioevo un quarter di malto produceva 35,3 galloni di birra forte e 60 galloni di birra leggera, per un totale di 95,3 galloni. Per produrre una quantità di birra sufficiente a fornire a ogni adulto il suo apporto quotidiano minimo di liquidi, sarebbero stati necessari poco più di 5,86 milioni di quarter di malto all’anno. Il quarter è una misura inglese di volume e per fare un quarter di malto occorrono solo 0,833 quarter di cereale grezzo (il ragionamento si basa sul presupposto che il frumento, l’avena e così via abbiano lo stesso rapporto dell’orzo, il che potrebbe essere sbagliato, ma non di molto). Per ottenere tutto quel malto, quindi, sarebbero serviti 4,88 milioni di quarter di cereale grezzo.

Grazie ai signori Broadberry, Campbell e Van Leeuwen, sappiamo quanto cereale veniva coltivato:

Quarter di cereale prodotti in Inghilterra al netto delle sementi e del consumo animale 1275-1324

Frumento 2,25 milioni
Segale 660.000
Orzo 1,17 milioni
Avena 1,8 milioni
Totale 5,88 milioni

Per fornire a ogni adulto inglese tre pinte e mezzo di birra al giorno, il minimo per mantenersi idratati senza acqua, sarebbe stato necessario utilizzare per la produzione di birra l’83% dell’intera produzione di cereali del Paese. Si tratta, ovviamente, di un’assurdità. Anche considerando UNA pinta al giorno, si tratterebbe di 1,1 milioni di quarter di cereale grezzo, ovvero il 19% della produzione totale.

In realtà, secondo Slavin (p. 66), solo l’otto per cento circa della produzione totale veniva maltato. Questo significa circa 560.000 quarter di malto, sufficienti per produrre poco meno di 53,8 milioni di galloni di birra all’anno, ovvero 15,37 galloni di birra per adulto all’anno, quindi un terzo di una pinta al giorno, per un totale di 2,36 pinte alla settimana. Si potrebbe obiettare che questi numeri siano basati su ipotesi, ma avvicinarsi alla cifra calcolata come se tutti avessero davvero bevuto birra al posto dell’acqua vorrebbe dire sbagliarsi di dieci volte. Anche supponendo che la METÀ dei liquidi assunti dagli adulti fosse composto da birra e non da acqua, Slavin si starebbe comunque sbagliando di cinque volte. Io credo che questo sia impossibile. I contadini medievali non bevevano sempre birra, anzi: ne bevevano molto poca. Piuttosto, bevevano acqua. Sentitevi liberi di replicare con queste cifre a chiunque in futuro suggerisca il contrario.

(Slavin, tra l’altro, afferma che prima del 1350 circa, il 4% della birra era prodotto con il frumento, il 59% con l’orzo, il 31,5% con il “dredge” [miscela di avena e orzo], il 5% con l’avena e lo 0,5% con lo “sprigentum”, una miscela di frumento e avena invernale. Dopo il 1350, cioè dopo la peste nera, la percentuale era del 3% di frumento, 66% di orzo, 27% di “dredge”, 3% di avena e 1% di “sprigentum”).


Testo originale:

https://zythophile.co.uk/2022/07/12/so-how-much-ale-did-a-medieval-peasant-actually-drink-much-much-less-than-you-think/

Autore: Martyn Cornell

Data di pubblicazione: 12 luglio 2022


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